Premio Biella Letteratura e Industria

PRESENTATI I 5 FINALISTI DELLA XXIV EDIZIONE

Sabato 7 giugno presso la Biblioteca Civica di Biella si è tenuto l’evento di presentazione dei finalisti della XXIV edizione del Premio Biella Letteratura e Industria e delle opere selezionate dalla Giuria presieduta da Alberto Sinigaglia per la sezione Narrativa. Un appuntamento che intende favorire l’incontro e l’interazione tra i lettori, la comunità del Premio e i finalisti e che vede fortemente coinvolta nell’organizzazione la Biblioteca Civica di Biella che ospita l’evento.

Un paese felice di Carmine Abate (Mondadori)

L’ultima stagione di Andrea Bazzanini (Oligo Editore)

Aqua e tera di Dario Franceschini (La nave di Teseo)

Silenzio. Le sette vite di Diana Karenne di Melania Mazzucco (Einaudi)

La fabbrica delle ragazze di Ilaria Rossetti (Bompiani)

Queste sono le opere finaliste della XXIV edizione del Premio Biella Letteratura e Industria, organizzato e promosso da Città Studi Biella.

Le parole di Paolo Piana, Presidente Premio

Un’edizione del Premio che anche quest’anno vede in finale autori e opere di grande pregio. Il focus iniziale del Premio era specificatamente il mondo dell’industria e del lavoro. E’ sempre più evidente come quel tema sia andato ad interfacciarsi con la società e il vivere delle persone nel suo complesso, così che le sue trasformazioni si sono sempre più confuse con le trasformazioni sociali. E i libri che si candidano rappresentano straordinariamente bene quell’ambito molto più vasto e complesso. Aiutandoci a comprendere e interpretare. Devo poi dire che questa è un’edizione che ci vede orfani di un amico, Pier Francesco Gasparetto, mancato nei giorni scorsi. Insieme abbiamo pensato e poi fondato il Premio, ne ha presieduto la Giuria per quasi vent’anni. Il suo lascito, penso ai valori, al rigore nell’applicazione, al profondo convincimento dell’importanza della Letteratura e della Cultura d’Impresa, rimarrà bagaglio assoluto di tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo e di lavorare insieme. Una ragione in più per guardare avanti con ulteriore convincimento nella missione del Premio.

La giornata di presentazione

Dopo i saluti di benvenuto di Sara Gentile, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Comune di Biella, di Anna Bosazza, Direttrice Biblioteca Civica di Biella e Museo del Territorio Biellese, e gli interventi di Paolo Piana, Presidente Premio Biella Letteratura e Industria, e di Ermanno Rondi, Presidente di Città Studi, Valentina Berengo, divulgatrice letteraria, giornalista e presentatrice, ha condotto la serata.

Sono seguite le interviste ai finalisti di questa XXIV edizione, a cura di alcuni membri di giuria e la loro premiazione: Alberto Sinigaglia in dialogo con Carmine Abate, Un paese felice (Mondadori), Tiziano Toracca e Andrea Bazzanini, L’ultima stagione (Oligo editore), Paola Borgna e Dario Franceschini, Aqua e tera (La nave di Teseo), Paolo Bricco e Melania G. Mazzucco, Silenzio. Le sette vite di Diana Karenne, (Einaudi) e infine Claudio Bermond con Ilaria Rossetti La fabbrica delle ragazze (Bompiani).

Il Premio Biella Letteratura e Industria riconosce a tutti i finalisti il titolo di vincitori, e come tali, in questa prima tappa del Premio verso la finale, li premia con un riconoscimento di euro 1000 ciascuno. All’autore dell’opera vincitrice verrà assegnato un ulteriore premio di Euro 4.000 a novembre, durante la cerimonia conclusiva.

La consegna dei premi è stata affidata, come da consuetudine, ai rappresentanti di alcuni tra i numerosi sponsor ed enti che sostengono il Premio Biella: Giuseppe Poma della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Stefano Sanna dell’Unione Industriale Biellese, Sara Gentile Vice Sindaco di Biella, Massimo Mossino di Biver Banca e Anna Pacchioni di Mondoffice.

I cinque romanzi sono stati scelti, tra gli oltre trenta in concorso, dalla Giuria presieduta da Alberto Sinigaglia (giornalista, presidente del Polo del ‘900 di Torino), composta dal vicepresidente Claudio Bermond (docente universitario), Paola Borgna (docente universitaria), Ida Bozzi (autrice, cronista culturale), Paolo Bricco (giornalista e saggista), Loredana Lipperini (scrittrice, giornalista e conduttrice radiofonica), Sergio Pent (critico letterario e scrittore), Alessandra Tedesco (giornalista) e Tiziano Toracca (docente universitario).

La lettura dei brani tratti dalle opere finaliste è stata a cura di Veronica Rocca e Paolo Zanone della compagnia Teatrando.

Le iniziative legate al premio

L’iniziativa rientra nella “Settimana della Cultura di Impresa”, manifestazione nazionale promossa da Confindustria.

Fra le iniziative collegate al “Premio Biella Letteratura e Industria”, anche per questa edizione 2025, il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Biellese e Città Studi Biella, in collaborazione con VideoAstolfoSullaLuna, con il patrocinio della Provincia di Biella, rinnovano il concorsoUNA DOMANDA PER AUTORE” aperto a tutti gli studenti delle scuole medie superiori del Piemonte.

L’iniziativa nasce per promuovere la conoscenza delle opere finaliste del Premio Biella Letteratura e Industria e indurre i giovani ad interrogarsi sui temi del mondo del lavoro. Gli studenti sono invitati a leggere le opere finaliste e a formulare una domanda agli autori. Confermato il sostegno anche del Rotary Viverone Lago con un ulteriore premio da 300 euro riservato all’elaborato più originale tra quelli candidati al Concorso Scuole.

Confermato anche il Premio Lions Bugella Civitas, riservato alla migliore recensione di una delle opere finaliste.

Prosegue la collaborazione con il CAI Biella attraverso la Sezione dedicata alla Montagna come ambito di sviluppo imprenditoriale, sociale e produttivo del territorio.  Il Premio, è riservato all’opera, tra quelle candidate alla XXIV edizione del Premio Biella Letteratura e Industria, che meglio rappresenta come l’agire economico e imprenditoriale influenzi l’ambiente sia sociale sia naturale in montagna. 

Le novità

Mariangela Gasparetto, direttrice del Premio Biella ha infine annunciato le novità di questa edizione.

Le cinque opere finaliste concorrono, come di consueto, anche al Premio della Giuria dei Lettori, giunto alla diciannovesima edizione. La Giuria dei Lettori, presieduta a partire dal 2025 da Luisa Benedetti Poma, è composta dai membri del Circolo dei Lettori dell’Associazione culturale L’Uomo e L’Arte, dell’Associazione Amici della Biblioteca e dai librai di Biella. Da quest’anno la Giuria dei lettori vede l’ingresso di sei nuovi membri, di cui tre saranno espressione del Gruppo Giovani Imprenditori e altri tre del Circolo Sociale Biellese.

La collaborazione con il Circolo Sociale e la Biblioteca Civica di Biella è al centro di un’altra novità di questa edizione: la partecipazione dei finalisti delle precedenti edizioni del Premio invitati a presentare le loro novità editoriali nell’ambito del ciclo di incontri I VENERDI’ LETTERARI.

Il primo incontro sarà il 20 giugno con Sebastiano Mondadori, vincitore del Premio Speciale della Giuria 2024, che presenterà la sua ultima opera “Di cosa siamo capaci” (La nave di Teseo).

La costituzione del GRUPPO DI LETTURA dedicato alle opere finaliste del Premio Biella Letteratura e Industria, coordinato dalla Biblioteca Civica di Biella, è una notizia che sicuramente farà piacere ai tanti lettori che seguono il Premio.

Oggetto di lettura saranno le opere finaliste dell’edizione 2025, e sono previsti incontri nei mesi di giugno, settembre e ottobre presso la Biblioteca di Città Studi, la Biblioteca Civica di Biella e al Circolo Sociale. Un’importante occasione per leggere le opere in concorso e poi confrontarsi sui temi trattati.

Il primo appuntamento è previsto per giovedì 26 giugno alle ore 17.30 alla Biblioteca di Città Studi.

Infine un NUOVO SITO per il Premio Biella.

In occasione della serata di presentazione dei finalisti è stato messo on line il nuovo sito sponsorizzato e realizzato da Orange Pix, Web Agency e Software House partner storica del Premio che da quest’anno lo sostiene anche con l’istituzione del PREMIO SPECIALE ORANGEPIX, una nuova sezione dedicata all’opera, tra quelle candidate, che meglio rappresenta l’impatto della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale sull’economia, sull’impresa e sulla società contemporanea.

La cerimonia conclusiva e le partnership

La cerimonia conclusiva con la premiazione del vincitore della XXIV edizione del premio Biella Letteratura e Industria e del Premio Speciale della Giuria, e di tutte le altre sezioni avrà luogo sabato 22 novembre 2025 presso l’Auditorium di Città Studi di Biella, con la conduzione di Valentina Berengo

Il Premio Biella Letteratura e Industria è promosso e organizzato da Città Studi Biella con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e del Comune di Biella, nell’ambito delle iniziative di Biella Città Creativa dell’Unesco. Collaborano al Premio il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Biellese, l’Associazione l’Uomo e l’Arte,la compagnia Carovana, Number One, Scrittori a Domicilio, la Società Dante Alighieri. Dal 2016 il Premio ha come partner i Rotary Club del Biellese e, dal 2019, il Lions Bugella Civitas. Il Premio annovera tra gli sponsor l’Unione Industriale Biellese, la società di acque minerali Lauretana, la società di servizi Yukon Housing, l’azienda tessile Vitale Barberis Canonico, Biver Banca, la società di comunicazione OrangePix, l’azienda PMI Stampi e stampaggio materie plastiche e gomma, Robinson, società di consulenze e servizi per le imprese, e Mondoffice, azienda specialista di soluzioni per i luoghi di lavoro. A questa lista si aggiunge da quest’anno anche il prestigioso marchio Aurora Penne.

Le opere finaliste

Carmine Abate con Un paese felice (Mondadori) racconta una storia d’amore e di rabbia, di destini individuali e destino collettivo, di “violenza delle memorie” e, nonostante tutto, di speranza. Perché i protagonisti sono due giovani conquistati dalla forza dell’utopia, che lottano contro i potenti e non rinunciano a portare il loro impegno nel flusso indifferente della Storia. Attorno a loro, un coro di voci possenti e vive che incrociano la storia di un secolo, catturano la nostra coscienza e rendono attualissima e universale la vicenda di Eranova. centro agricolo della piana di Gioia Tauro.

Andrea Bazzanini narra storie di vita e di lavoro di operai stagionali. L’ultima stagione (Oligo editore) racconta la fine di uno dei tanti zuccherifici della Bassa e con essa il declino industriale della Pianura Padana. Ad accompagnare il lettore è la voce di Molinari, detto “Mulo”, uno dei tanti lavoratori che parla di un ambiente prettamente maschile, dove è possibile incontrare una grande varietà di personaggi curiosi in uno spaccato di vita vera, senza filtri ma di grande dignità: dal mancato sindacalista all’esperto di donne, dal ragazzo volenteroso che studia e lavora all’uomo privo di ambizioni che aspetta come ogni anno la chiamata stagionale dallo stabilimento, che questa volta non arriverà più.

Dario Franceschini con Aqua e tera (La nave di Teseo) porta il lettore alla fine del primo conflitto mondiale, nelle campagne ferraresi dove esplode la rabbia di migliaia di braccianti, sfruttati da decenni nei lavori di bonifica delle valli infestate dalla malaria. La provincia di Ferrara si trova sotto il dominio incontrastato delle leghe rosse, poi viene travolta dalla reazione delle squadre delle camicie nere ed è in questo clima di odio e violenza che si incontrano Tina e Lucia, figlie di un agrario fascista e di un capo-lega socialista. Una storia d’amore nella terra di Balbo, Matteotti e don Minzoni.

Melania Mazzucco con Silenzio. Le sette vite di Diana Karenne, (Einaudi), dopo “L’architettrice” torna a raccontare un intero mondo nel destino di una donna. Straniera e misteriosa, Diana Karenne arriva in Italia nel 1914. Nulla di ciò che racconta è vero, perché è allo stesso tempo in fuga e alla ricerca di sé. Non sa ancora esattamente cosa vuole, ma può essere tutto: scrittrice, pittrice, musicista. Diventerà invece attrice cinematografica, e col nome di Diana Karenne sarà una delle dive degli anni d’oro del cinema muto italiano: la regina del silenzio.

Ilaria Rossetti ne La fabbrica delle ragazze (Bompiani) racconta un episodio quasi dimenticato e più che mai attuale di lavoro femminile e morti bianche: la storia dell’esplosione della fabbrica Sutter & Thévenot di Bollate vicino a Milano durante la Prima guerra mondiale, che uccise cinquantanove tra operai e operaie, in prevalenza donne e bambine. Sono centinaia infatti le donne giovanissime che fanno i turni per rifornire i soldati al fronte. È il 1918, la Storia sta accelerando: è così che Emilia, la piscinìna, la mattina del 7 giugno saluta i genitori senza sapere se li rivedrà…

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